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09 febbraio 2017

Mon atelier des couleurs di Ho-baek Lee e Gyong-Sook Goh

A volte ci sono incontri casuali molto fortunati e così è stato tra me e Mon atelier des couleurs di Ho-baek Lee, illustrato da Gyong-Sook Goh. L'ho trovato qualche anno fa, seminascosto in un piccolissimo scaffale dedicato ai libri esteri, nella bella libreria per bambini Mellops di Faenza.





Mon atelier des Couleurs ha illustrazioni giocose e piacevoli, è un libro utile e stimolante, capace di trasmettere in modo assai efficace ciò che ogni lavoro con i bambini dovrebbe contenere: scintille creative, divertimento, sperimentazione, domande, punti di vista inusuali e acquisizione di capacità.



Il libro, uscito per le edizioni francesi MeMo nel 2009 e inedito per l'Italia, ti invita ad entrare in un atelier fantastico, situato sul pianeta errante, dove si può scrivere, disegnare, dipingere, spargere colori o semplicemente stare fermi a pensare.




La cosa importante è fare tutto ciò come più ci piace, in piena libertà e divertimento. Sarà facile trovare le idee, basterà partire da una forma semplice come un cerchio o un tondo e lasciarsi andare. I pensieri arriveranno come un grande oceano.




Si può disegnare un compagno di scuola, la maestra o il percorso di un'idea. Dov'è l'inizio? Dov'è la fine? Così, senza accorgersene, ci trova in un mondo sconosciuto, abitato da strani esseri e piante.











Nell'atelier si impara anche che i colori hanno una personalità ben precisa, un viso; alcuni vanno molto d'accordo tra loro, altri litigano e conviene saperlo.







Una volta che la fantasia si è accesa, la mano ha preso vita e la paura del foglio bianco è scomparsa, siamo pronti per disegnare tutto ciò che vogliamo: storie incredibili, ritratti, ecc. Abbiamo compreso che dipingere è semplice quanto pensare, basta mostrare quello che ci passa per la testa.
E' tempo che l'atelier dei colori si sposti su altri pianeti.






09 aprile 2015

L'estate bambina: "Summer" illustrato da Roy Mc Kié


"We like the things
that summer brings.
It brings the sun.
It brings the heat.
It brings the things
We like to eat"


In queste prime righe di Summer, scritto da Alice Low e illustrato da Roy Mc Kié, c'è già tutto il libro: l'estate vista con gli occhi dei bambini.




I colori sono accesi, le illustrazioni semplici ma mai banali e da ogni pagina esce felicità, quella che provavo da piccola nei giorni di vacanza estivi. Questa capacità evocativa lo rende, a mio avviso, davvero speciale.












Ho trovato questo piccolo, grande libro su una bancarella a Brooklyn NY e l'ho amato subito.
E' la prima edizione e mi è costata ben 4 dollari! Sono stata davvero fortunata perché, a quanto pare, alle ristampe attuali hanno apportato modifiche nei colori e non ci sono tutte le tavole.












Summer uscì nel 1963 in USA per la Geisel and Random House nella serie Beginner Books, curata da Theodor Seuss Geisel meglio conosciuto col nome di Dr. Seuss, collana per cui McKié lavorò a lungo.










Roy McKié, scomparso l' 8 gennaio di quest'anno a 93 anni, è stato un illustratore americano molto noto, al suo attivo più di 100 libri: pubblicazioni umoristiche e numerosi albi per bambini, tra cui, oltre a Summer, altri titoli noti come  Bennett Cerf's Book of Riddles (1960), 10 Apples Up on Top (1961), More Riddle (1961) e Snow (1962) il suo preferito, nessuno dei quali uscito in Italia.
Nei primi anni della sua carriera collaborò anche con agenzie pubblicitarie e il New York Times.






Trovo molto divertente questa illustrazione della tenda con tutti gli animaletti fuori, con gli occhi sgranati, intenti a spiare cosa accade all' interno.










Negli ultimi anni McKié amava andare in cerca dei suoi libri tra gli scaffali delle biblioteche locali, felice di trovarli e consapevole che quelle opere avrebbero rallegrato bambini e adulti per ancora tantissimo tempo. E così sarà Roy!

03 marzo 2014

In ricordo del maestro Mario Lodi

Quando muoiono persone così, ci si sente tutti un po' più soli.
Il 2 marzo, all'età di 92 anni se n'è andato Mario Lodi, maestro, pedagogista e scrittore: una delle figure più importanti per la pedagogia e la scuola italiana del Ventesimo secolo.  


Le sue collaborazioni includono nomi come Don Milani, Rodari, Munari, il Movimento di CooperazioneEducativa, ma anche quelli di tanti insegnanti ed educatori convinti che una scuola diversa sia possibile.
Uno dei suoi libri più noti è Cipì, scritto insieme ai suoi alunni.




Ho conosciuto il lavoro di Lodi grazie ad un libraio che mi consigliò di leggere Il Paese Sbagliato. Fu subito amore. Da lì scoprii altre sue pubblicazioni, interventi e la Casa delle Arti e del Gioco da lui fondata con la volontà di promuovere la formazione degli insegnanti e dei cittadini che si dedicano all'educazione democratica fondata sui principi della costituzione Italiana e quella di valorizzare e sviluppare le capacità espressive, creative e logiche di bambini e adulti.
Le sue idee di scuola ed educazione, portate avanti concretamente per tutta la vita, sono ancora attualissime.



Il paese sbagliato ed. Einaudi 2007 - La scuola e i diritti del bambino ed. Einaudi 1983

La scuola di Mario Lodi è quella in cui il bambino, invece di mero ripetitore di nozioni, diventa protagonista attivo, stimolato nei suoi talenti naturali, aiutato a sviluppare le sue capacità espressive, critiche, creative e logiche attraverso un apprendimento partecipe.
La classe è la comunità dove alla filosofia del consumismo e dall'arrivismo si devono contrapporre valori come collaborazione, solidarietà, non violenza, rispetto della diversità perché “la libertà, la solidarietà, la democrazia non si imparano se non si vivono da subito fra i banchi della scuola.”
Lo spazio dove si insegna, deve essere flessibile e allegro, pronto ad essere adattato con facilità alle diverse attività del giorno.



Mario Lodi maestro a cura di Carla Ida Salviati, ed. Giunti 2011 
Pagine scelte da C'è speranza se accade al Vho


Se pensiamo alla maggior parte delle realtà scolastiche nel nostro Paese, queste idee sembrano ancora più che mai rivoluzionarie e irraggiungibili, eppure risalgono alla metà degli anni Cinquanta.
Come omaggio a Lodi non posso che esprimere un semplice desiderio: vorrei che la scuola italiana tornasse a conoscere e a seguire la strada da lui tracciata.

Se avete un po' di tempo godetevi questa inchiesta Rai del 1979, condotta da Vittorio De seta, con protagonista Lodi.

25 novembre 2013

Come nasce una storia dalle immagini: il laboratorio di collage di SARA

Suggestioni date dalle forme strappate e dai colori della carta, un righello, colla e qualche piccola regola che non si può infrangere: un metodo di lavoro che parte dalla materia per arrivare all'idea. Così nascono le storie e le illustrazioni di SARA, nota autrice francese di libri per bambini.



Sara, Ma balle perdue,  Autrement - Jeunesse Edition 2008


In questo video, girato da Anna Castagnoli e pubblicato sul suo blog Le figure dei libri, SARA spiega come procedere per realizzare una piccola storia illustrata, lasciando che siano le immagini a suggerire di volta in volta cosa accadrà nella pagina seguente.

E' un percorso creativo estremamente interessante per adulti e bambini, senza dubbio da sperimentare. Buon lavoro.





Qui trovate il blog dell'autrice.
p.s. se andate su YouTube potete vedere il video con i sottotitoli in italiano


26 agosto 2013

Addensamenti e rarefazioni: disegnare con i punti

Qualche giorno fa, leggendo il bel libro di Beba Restelli, Giocare con Tatto (ed. FrancoAngeli/ Le Comete), giunta alla descrizione del laboratorio Un Punto e nasce il mondo, non ho resistito all'impulso di provare immediatamente a disegnare utilizzando solo gli addensamenti e le rarefazioni dei puntini, più qualche cerchietto.
Ed ecco materializzarsi sul foglio questi buffi uccellini e un alberello.
In questo caso il pennarello è stato uno solo, però si dovrebbe provare con vari tipi di punte e strumenti. Prima solo col colore nero, per non farsi distrarre dagli effetti cromatici, poi con i tre primari giallo, rosso e blu e infine con tutti gli altri.



Al di là dei miei disegnetti, la cosa bella, ed è la parte importante di questo tipo di lavoro, è che ero talmente presa dal creare effetti con le varie puntinature, che non mi sono resa conto di disegnare.
Ecco, quindi, un modo divertente per sperimentare e abbattere la paura del foglio bianco.


23 novembre 2012

Le illustrazioni di Sergio Tofano. Allegretto: la vita mondana di Milano negli anni Venti

Qualche anno fa, passeggiando tra le bancarelle de Il Libro Ritrovato di Torino, mi sono imbattuta in Allegretto, libro edito dalla Sonzogno nel 1920, (la mia copia però è di qualche anno dopo), scritto da Arnaldo Fraccaroli e illustrato da Sto, ovvero Sergio Tofano, artista poliedrico -fu attore, regista, disegnatore autodidatta e scrittore- noto, in particolare, per essere l'autore del Signor Bonaventura, fumetto nato nel 1917 sulle pagine del Corriere dei Piccoli.


Allegretto è uno spaccato ironico di vita milanese. Tra i capitoli troviamo titoli come "I Divi", "Passeggiata sentimentale in quarta pagina", " Il ferragosto di Luciana", " Le commedie giudicate dalla porta", " A San Siro", "Il treno dei mariti", "Le Ballerine della Scala", "La Sveglia di Milano". 


 

Il motivo principale per cui ho acquistato il volume sono state le raffinate ed essenziali illustazioni di Tofano, dallo stile inconfondibile. Alcune ricordano molto Il Signor Bonaventura, altre sono più riconducibili a disegni che l'autore fece dal 1923 al 1928 per il noto magazine di moda Vanity Fair.


Allegretto presenta, inoltre, soluzioni grafiche molto piacevoli.

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